di Stefano Grassi – Team Ski APP ASD
“Vuoi provare gli Sci da Alpinismo SkiTrab Maximo 7.0, poi mi dici come vanno?”
Le parole che ogni sci-alpinista vorrebbe sentire!
A mandarmi questo semplice e irresistibile messaggio è stato Francesco “Checco” Misley, la mente eclettica dietro la realtà che è Mud and Snow, un “Mondo Outdoors” composto da negozio e laboratorio di Trail Running e Outdoors – Team Mud and Snow e diverse gare di Trail Running tra cui il Trail della Riva. Insomma, lo sport in montagna c’è – sia estivo con il trail running, che invernale con lo sci alpinismo, lo snowboard e lo slpitboard!
E io, che sono curioso sia dai materiali, accessori e scarpe da trail running che dagli sci da sci-alpinismo…! Come dire di no?
Ogni scusa è buona per mettere i piedi sulla neve e farmi una stupenda giornata di sci-alpinismo!
Ed eccoci arrivare al sodo. Per la mia uscita di SkiAlp, Checco mi da da testare il Maximo 7.0 di SkiTrab, uno sci che uso per la prima volta, ma che mi aveva già incuriosito visto la lunga storia di quest’azienda Italiana. Infatti la SKI TRAB, che ha sede a Bormio, esiste dal 1946, e “TRAB” sta per il fondatore Giacomo TRABucchi!
Il primo impatto con questo sci è spettacolare – nuovo da cellofan. Solo guardarlo e non vedo l’ora di essere sulla neve! E poi Checco me lo fa trovare montato “come si deve” in laboratorio Mud and Snow per l’occasione.
Prontissimo alla mia fuga di SkiAlp, ritiro gli sci, montati con l’ormai collaudatissimo ATK rider 12 in versione 2.0, uno dei miei preferiti nel panorama degli attacchi da sci-alpinismo, in quanto molto dinamico ma allo stesso tempo confortevoli.
Un Peso Eccezionale – Maximo 7.0 di SkiTrab
Subito mi accorgo di un’ottima leggerezza per questo sci, paragonata alle dimensioni (171 cm / 121-90-110 / r 18,5 m). SkiTrab dichiara un peso di 1220gr/cad e ATK di 350gr/cad.
Montati e completi di viteria pesano 1620gr, direi un ottimo risultato in linea con quanto previsto.
Questo inizio inverno, molto avaro di neve, per noi amanti dello sci alpinismo, mi ha costretto a testarli in discesa prevalentemente in pista, sulle nevi di Madonna di Campiglio. E anche se non sono le condizioni ideali per testare questo sci per lo SkiAlp, non mi sono scoraggiato.
Ho preso lo skipass e ho iniziato il test…
Via con lo SkiAlp! Le Prime Sensazioni Con Le Maximo 7.0
Con i primi metri in discesa, agganciati per la prima volta sulla neve ai miei scarponi da SkiAlp le mitiche Dynafit TLT5 Performance, mi sono accorto che anche a forzare la velocità, la spatola non “sbatteva”.
Stupito dall’ottima reazione ho continuato variando il raggio di curva, su diverse pendenze e velocità, per meglio esplorare le possibile varianti dello scialpinismo.
Le mie sensazione sono:
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Medio e lungo raggio: Di uno sci stabile su neve regolare (pista e/o firn) alle alte velocità.
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Corto raggio: Divertente e preciso.
Come tutti gli sci da sci-alpinismo, di questa dimensione (90mm sotto il piede) risulta un po’ lento nei repentini cambi di direzione (lamina dx/sx), ma non teme ostacoli, anche a fine giornata tra gobbe di neve e/o tratti più ghiacciati.
Via Con Le Pelli!
Al Rifugio Stoppani l’innevamento non era “malaccio”, quindi ho tirato fuori le pelli da sci-alpinismo e ho iniziato la salita in direzione Grostè. Il sistema di fissaggio di queste pelli originali Skitrab è risultato efficace e pratico, con gancio di metallo in punta e pulsante in plastica da premere nella coda dello sci.
La scorrevolezza è migliorabile, probabilmente perché nuove e al primo utilizzo, però ottima la tenuta, anche sul ripido, su neve dura, irregolare e lavorata dal vento.
Nei traversi la lamina non cede e la spatola si torce solo leggermente, senza mai mettere in difficoltà la tenuta, sci bilanciato nelle inversioni.
Nella discesa su questo tipo di neve ghiacciata e scalinata dal vento lo sci tende a vibrare perdendo aderenza e stabilità, se si riduce la velocità però non mette in difficoltà.
Quindi che dire dopo la mia giornata di SkiAlp insieme al Maximo 7.0 di SkiTrab?
…Mi aspettavo uno sci esclusivo da neve fresca, sicuramente leggero per ottimi dislivelli con buon allenamento, ma temevo l’instabilità della spatola, e invece si è dimostrato sincero, divertente e affidabile proprio in quello che credevo il tallone di Achille.