di Maria E. Bellini
Roberto Gheduzzi – Team Mud And Snow – Classe ’95
Abita a Monteveglio, un luogo incantato della Valsamoggia nelle colline tra Bologna e Modena. Ha un’infanzia passata sui campi da basket e in sella alla bici. Tesse un mantello fatto di umiltà e determinazione…. Gli studi all’Alma Mater d’inverno, l’onesto lavoro in campagna d’estate. La resilienza cresce. E poi nel 2015, a soli 20 anni: la svolta. Senza allenamenti Roberto Gheduzzi si presenta alla maratona di Cesenatico, e con scarpe distrutte e una T-Shirt in cotone, Roberto corre come un forsennato e taglia il traguardo in 3:13. Per caso incontra Francesco “Checco Mud” Misley che lo introdurrà al trail-running.
Il mantello si farà leggero e il ragazzo incomincerà a volare….
Maria Elisabetta Bellini per Mud and Snow: Roberto, portaci indietro, al 9 settembre 2015, sulla linea di partenza a Cesenatico. Cosa ti ha portato ad essere li, e cosa stavi pensando?
Roberto Gheduzzi: Sinceramente pensandoci a posteriori non c’è stato un motivo preciso! Mi ero presentato sulla linea di partenza totalmente inconscio di quello che sarebbe potuto accadere e questo devo dire che mi ha aiutato molto! Ero addirittura tranquillo nonostante di corsa ne masticassi poca, per dire, di tempi al km non ne sapevo nulla. Non sapevo nemmeno in quanto la potessi finire. Era partita come una sfida con me stesso e senza pretese. Ero libero da ogni obiettivo sportivo e ciò mi ha permesso di poter godere a pieno della corsa (anche se è stata una via crucis).
Ma nonostante abbia finito la gara in uno stato pietoso, nella mia testa già iniziava a muoversi qualcosa e devo dire che la sofferenza è stata uno stimolo in più per continuare, conscio che quella era la strada giusta da percorrere e così è stato.
Trovare la propria strada a partire dai propri valori…
Mud and Snow: Raccontami della tua prima gara di Trail…
Roberto Gheduzzi: La mia prima gara Trail non ha tardato ad arrivare. Era il Trail dell’Ulivo a novembre, mi ero appena tesserato Mud and Snow e subito decisi di gareggiare in una gara Trail sino ad allora sconosciuta. Era un tracciato di 25 km con 1000 D+ circa non tanto impegnativo dal punto di vista tecnico e adatto per chi era alle prime armi come me. Come prima gara non andò male, anzi, mi piazzai 4 assoluto e questo posso dire che mi diede una grande motivazione nel proseguire con questa disciplina e man mano poi ad allungare sempre di più le distanze.
Mud and Snow: Sei giovane. Ma hai una tenacia, serietà e freschezza notevole. Roberto, ti metto a dura prova.. cosa puoi dire a chi è più grande di te, che corre da qualche anno, e che magari fa fatica a trovare quel senso di vivacità e costanza nel trail running che aveva ‘una volta’?
Roberto Gheduzzi: Io penso che non bisogna mai abbattersi e demoralizzarsi durante i periodi più difficili. Io stesso durante l’anno ho a che fare con momenti nel quali causa diversi fattori mi verrebbe voglia di adagiarmi e vivere come si suol dire di rendita, però alla fine penso a tutti i sacrifici che ho fatto per arrivare dove sono arrivato e questo mi da quella motivazione in più per continuare a migliorarmi.
Inoltre ritengo che ogni disciplina sportiva vada intrapresa con il giusto spirito e divertimento e prima di tutto con il sorriso. Se la affronti in questo modo sicuramente anche le prestazioni ne risentiranno positivamente e ti aiuteranno ad alleviare quanto meno le fatiche che ti attendono. In conclusione consiglio di dare sempre il massimo ma divertendosi!
Per riacquistare la giovinezza basta solo ripeterne le follie.
Oscar Wilde
Mud and Snow: Frequenti il terzo anno di lingue e letteratura straniera. Quali sono gli autori che maggiormente ti riempiono l’anima e il cuore?
Roberto Gheduzzi: A me piace un sacco la narrativa spagnola e i romanzi che maggiormente mi appassionano sono quelli legati alla Guerra Civile Spagnola scritti da autori come Almudena Grandes, Dulce Chacòn o Javier Cercas. Romanzi nei quali si parla di vite umane e di storie vere che riescono a creare quel coinvolgimento emotivo molto forte tra lettore e scrittore.
Mud and Snow: Lavori anche nell’azienda agricola di famiglia. Quali sono gli aspetti che ti danno maggiori soddisfazioni?
Roberto Gheduzzi: Il lavoro è sicuramente un settore che mi da grande soddisfazioni. Ormai sono sei anni che aiuto i miei genitori nell’azienda di famiglia e riuscire a ottenere contemporaneamente buoni risultati in ambito scolastico, lavorativo e sportivo è per me motivo di grande orgoglio personale.
Costruire un sogno
Mud and Snow: Torniamo al trail. Sei allenato da Gabriele Marchini. Quale percentuale dei tuoi risultati e successi attribuisci a lui?
Roberto Gheduzzi: Devo dire che sono sempre stato un “cavallo pazzo” e tendo sempre a fare a modo mio, ma quando vedi che da solo a certi livelli non puoi arrivare allora è giusto fare affidamento a una persona più esperta e competente che sappia darti le giuste motivazioni e obiettivi.
Ad ora il mio coach, Gabriele Marchini, è stato fondamentale, mi ha dato tanti consigli, ha permesso di migliorarmi e penso che un buon 70% dei miei risultati io li debba a lui perchè in momenti critici mi ha permesso di rimanere sul pezzo invece di mollare!
Mud and Snow: La ‘competitività’ si può allenare, secondo te?
Roberto Gheduzzi: Secondo me la “competitività” si può allenare ponendosi delle giuste mete. L’importante nello sport come nella vita è darsi prima di tutto degli obiettivi è secondo me solo grazie a questi che ci diamo le corrette motivazioni nel fare le cose. Inoltre bisogna credere in sè stessi e chi veramente crede in sè stesso fa in modo di migliorarsi, ponendosi obiettivi sempre nuovi, stuzzicanti incrementando la competitività.
Mud and Snow: Chi sono i trail runners che stimi e perché?
Roberto Gheduzzi: Io stimo profondamente gli sportivi che riescono ad ottenere risultati importanti nonostante abbiano una famiglia, un lavoro che richiede tanto tempo e sacrifici. Ciò vuol dire che danno il massimo in tutto quello che fanno e non si risparmiano mai.
Mud and Snow: Quali sono luoghi e gare nel mondo dove ti piacerebbe correre?
Roberto Gheduzzi: Non ho luoghi o gare preferiti ma sicuramente le Alpi e le montagne del Trentino sono le mie preferite e le gare che organizzano lì sono assolutamente di altissimo livello. Una delle gare che più mi ispira è sicuramente la Lavaredo Ultra Trail con partenza a Cortina e la Suedtirol Skyrace con partenza a Bolzano che si corre lungo tutta la Val Sarentino
Mud and Snow: E per ultimo…. Chi è Roberto Gheduzzi? Ci dai tre parole per definirti?
Caparbio, Determinato e Tenace
Roberto Gheduzzi – Ultre Distanze 2016 & 2017 http://statistik.d-u-v.org/getresultperson.php?runner=788601