Introduzione:
Oggi parleremo del modello della casa francese destinato alle massime competizioni internazionali nella sua versione Softground.
Per Salomon questo modello è destinato ad “atleti d’elite” per offrire a loro le massime prestazioni nelle competizioni e nelle condizioni di bagnato (vedremo però non solo in queste condizioni!)
La versione precedente di questo stesso modello, è passato un po’ inosservato da parte del mercato, è stato in collezione meno tempo rispetto agli altri modelli.
Per questa Salomon S-Lab Sense Ultra 5 SG dubitiamo che sia così visto le prestazioni che raggiunge questa scarpa!
Prime Impressioni:
La prima volta che si infila il piede in queste scarpe, tribolando un pochino a causa del sistema Endofit che fascia parecchio il metatarso, si sente subito il comfort e la libertà che regala questo modello.
Forse fin troppo, sembra che la costruzione così sottile di queste scarpe non sia in grado di sopportare lo stress che richiede il Trail Running. Staremo a vedere…
Intersuola:
L’intersuola di queste Salomon S-Lab Sense Ultra SG 5 è a tripla densità in cui diversi composti di EVA si uniscono per dare stabilità, ammortizzazione e dinamicità.
Dato che questo è un modello con basso profilo (21-17) mm e differenziale di 4 mm si può dire che il mix di EVA utilizzati si comportano come dovrebbero.
Il flex della scarpa è buono e permette una tecnica naturale, mantenendo una buona percezione del terreno.
Queste scarpe sono progettate per terreni morbidi, ma il nome include anche il termine Ultra, e nelle gare di Ultra Trail sappiamo che, anche se può dominare un tipo di terreno, molto probabilmente si troveranno tipologie di terreno molto diverse.
Le Salomon S-Lab Sense Ultra 5 SG si comportano perfettamente in qualsiasi tipo di terreno con una protezione dalle radici e dalle rocce molto buona (parlando di intersuola).
Possiamo dire che la scarpa ha un buon assorbimento degli urti ed una buona protezione, ma non si tratta di una scarpa morbida.
Per gli atleti che atterrano di tallone si nota una certa mancanza di ammortizzazione, ma queste sono scarpe progettate per funzionare con una buona tecnica di corsa.
Linguetta:
Ecco dove è presente il sistema Endofit, in cui la linguetta circonda il piede ed è fissata alla base della scarpa in una specie di calza. Questo sistema protegge in modo efficace dalla pressione dei lacci superiori e regala al piede un gran confort anche dopo ore e ore di utilizzo.
Il sistema sembra davvero favoloso, per me il migliore in circolazione, difatti anche altri marchi stanno cominciando a copiarlo.
L’unico aspetto negativo della linguetta di questa Salomon S-Lab Sense Ultra SG 5 è il sacchetto che serve per contenere l’eccesso di Quicklace, è di difficile accesso e non comodo da utilizzare.
Sensazioni:
Come tutti i modelli della casa francese anche questa S-Lab Sense Ultra 5 SG ha bisogno di un po’ di chilometri di rodaggio per farsi apprezzare, solo dopo 20-30 Km di utilizzo inizia veramente a piacere e dopo si faticherà veramente a non utilizzarla!
La caratteristica che la fa risultare veramente super è anche qui il Sensifit, cioè il sistema con caratteristico zig-zag laterale di Salomon che unisce la parte bassa a quella alta della tomaia.
Su questo modello il sistema è proprio super, in precedenti e altri modelli il sistema è incollato o cucito mentre in questo caso si fonde impercettibilmente con la tomaia.
Questo sistema è completato dal sistema di allacciatura, il famoso Quicklace. Il sistema è efficace come sempre, l’unico neo riscontrato è l’eccessiva lunghezza dei lacci e la difficoltà di riporli dentro la linguetta.
La sensazione al piede è perfetta, la scarpa è progettata per andare veloce e ottimizzata in questo senso; il piede rimane stabile al suo interno e si ha una massima precisione nell’appoggio.
Finiture:
Basta un solo sguardo a questa Salomon S-Lab Sense Ultra 5 SG per rendersi conto che le finiture sono di altissima qualità.
Con i suoi 260 g (9 US) di peso non c’è assolutamente nulla che manca per le corse lunghe e brevi, con la pioggia o con l’asciutto si è sempre a proprio agio al 100%.
Le cuciture all’interno sono impercettibili e la soletta presente è minima, ho visto molti atleti sostituirla con una soletta Noene oppure con una Ortholite presente su altri modelli Salomon.
Impermeabilità / Traspirabilità
Ricordiamo che questo è un modello destinato alle gare, perciò ogni grammo conta e in questo caso sarebbe assurdo utilizzare una membrana
La Salomon S-Lab Sense Ultra 5 SG ha una tomaia sottile ma robusta, che fa passare l’acqua ma nello stesso tempo permette una rapida asciugatura se il meteo esterno lo permette.
La responsabilità di una corretta traspirazione ricade perciò sul calzino utilizzato!
Suola:
Su questa versione la suola sembrerebbe dedicata esclusivamente all’utilizzo su terreni morbidi e non su terreni duri e rocciosi ma non è così!
Il materiale Contagrip che utilizza da sempre la casa francese, compone l’intera suola, differenziando due parti, il tallone nella parte anteriore nero e rosso. Sinceramente non sono stato in grado di apprezzare le differenze tra i due colori e anche Salomon non ha specificato l differenza, quindi può essere solo una discorso di estetica.
Il comportamento della suola va un passo oltre l’eccellenza, su terreni duri, i tacchetti alti permettono di sentire come un’ammortizzazione e il grip è eccellente in tutte le condizioni di asciutto.
Ma il terreno dove questa scarpa da il meglio di se è proprio il fango e le condizioni di scarsa aderenza, con questa scarpa non si ha mai un esitazione, il grip è eccezionale in qualsiasi situazione e anche con molto fango non accumulano peso visto che ilfango tende a non attaccarsi alla suola!
Durata:
Dopo averla utilizzata per circa 300 Km di terreno vario (anche duro e roccioso) l’usura è perfettamente nella norma, non dimentichiamo che si tratta di una scarpa specifica per i terreni morbidi e dopo tutto quello che gli ho fatto calpestare posso dire che la durata di questa suola è veramente ottima!
Quanti di noi non hanno visto la parte superiore della tomaia di una Salomon S-Lab rotto nella zona dell’avampiede? Questo può essere dovuto alla rigidità del materiale di cui è costruita la tomaia, probabilmente se in Salomon utilizzassero una tomaia più morbida non accadrebbe ma ci sarebbe sicuramente meno protezione e più peso.
Considero quindi questa usura un peccato veniale di Salomon anche perché di solito accade dopo un sacco di chilometri di terreni tecnici e sassosi!
Conclusioni:
Se alla sua sorella da fondi asciutti si può dire di mancare in aderenza in alcune condizioni questa invece ha un grip che va ben oltre il buono in qualsiasi condizione.
Questa scarpa rimane leggera e veloce per trail corti e medi ma gode anche di una protezione sufficiente per le gare di Ultra Trail (non per niente non è un caso vedere parecchi alteti con questo modello ai piedi alla partenza dell’UTMB).
Naturalmente più la distanza aumenta, migliore deve essere la tecnica di corsa, perché come abbiamo detto, l’ammortizzamento sul tallone è praticamente inesistente.
Una scarpa top che soddisferà molti atleti e che permette di primeggiare in qualsiasi tipo di terreno: bagnato, asciutto, facile o difficile.
PRO:
- Bellissima sensazione ai piedi dopo 20\30 Km di utilizzo
- Ammortizzazione perfetta in abbinamento ad una buona tecnica di corsa
- Flessibilità
- Ottima per tutti i tipi di terreno e di distanze (nelle Ultra solo per i corridori con buona tecnica)
- Percezione del terreno e protezione dai sassi
- Ottima durata della suola
CONTRO:
- Linguetta poco comoda per riporre i lacci
- Trattiene gli odori, non guasterebbe un trattamento