di Maria E. Bellini
1) Cos’è il Fastpacking?
Possiamo dire che è un misto tra un trekking veloce e trail running. Con l’intento di stare fuori per almeno una notte.
2) Da dove deriva il nome? “Fastpacking”
Se lo traduciamo letteralmente diventa – veloce: “fast”. Invece: “packing” viene da “to pack” verbo per descrivere l’atto di fare dei bagagli, o preparare una valigia, zaino, ecc… “Packing” è il gerundio del verbo “to pack” – quindi: lo sta facendo adesso…
3) Non è un semplice trekking con qualche passo di corsa?
No! L’idea è di mettere le scarpe da trail. Avere lo zaino, i materiali e gli accessori i più leggeri possibili per permettere un passo-corsa, alternando a piacere.
4) C’è solo un tipo?
Può essere auto-sufficiente, in semi-autosufficienza, o assistito. Dipende da come lo organizzi.
5) Quanto può durare?
Può essere anche solo di due giorni, con una notte fuori. O può durare più giorni. Sceglierai tu quanto correre al buio, per qualche consiglio, leggi il nostro articolo su come correre di notte.
6) E per il cibo?
Dipende molto dal percorso. Se sei nel wilderness più totale e in autosufficienza te lo devi portare dietro. Magari avrai pianificato un percorso che ti permette di fare rifornimento. O magari avrai un ‘crew/gruppo di supporto’.
Da tenere conto la durata del giro. Più breve è allora ti potrai arrangiare con meno, ma mangiare barrette per sei giorni, non è una buona idea, e dovrai prendere in considerazione il peso di un fornello…
7) E per l’acqua?
E’ indispensabile pensare all’acqua, prendendo in considerazione clima, territorio e possibilità di fare rifornimento in centri abitati. Non fare il solo affidamento a fontane o punti acqua segnalati su mappe. Possono essere secche o inquinate. Anche se esistono metodi per purificare l’acqua, il nostro consiglio è considerare l’acqua pulita, solo quella che si porta da casa o si acquista man mano, o che viene da fonti sicure.
8) E per la notte?
Per il campeggio libero, purtroppo non esiste una regolamentazione a livello nazionale in materia. Essendo di competenza delle singole regioni, bisogna prendere in considerazione che non tutti hanno stilato regole o leggi a riguardo.
Se si vuole bivaccare, o piazzare una tenda, bisogna fare un pò di ricerca e fare riferimento alle regole di ogni singola zona. Da non escludere il pernottamento in strutture.
9) Sono abbastanza in forma?
E’ buona pratica fare le cose per gradi. A differenza di un Ultra Trail non ci sono ristori, personale medico e volontari lungo il percorso. Ci vuole un livello di autosufficienza e giudizio onesto sulla propria forma fisica. Meglio scegliere un percorso e durata che si è sicuri di portare a termine. Se vuoi aumentare i chilometri, guarda i nostri consigli su aumentare le distanze nel trail.
10) Quali sono i costi?
I fattori che incidono sui costi sono vari, tra cui:
- Materiali – meglio se leggeri e di buona qualità
- Pernottamenti (eventuali)
- Materiale di ricerca – guide, mappe
- Viveri e rifornimento
- Trasporto
- Assicurazione (eventuale)
11) Chi devo portare come compagni di viaggio?
Consigliamo di affrontare un viaggio con persone affiatate. Ci sono molte variabili che possono incidere, tra cui l’esperienza e forma fisica dei compagni.
Vuoi imparare da loro, o sarai tu a portare la tua esperienza?
Vuoi stare 24 ore su 24 con queste persone?
Se invece vuoi affrontarlo da solo, dovrai essere preparato al massimo, aver programmato tutto per bene e avere un piano ferreo di sicurezza con vie d’uscita.
12) Come faccio a scegliere un percorso?
Scegli un percorso in base alla tua preparazione fisica, la tua esperienza, i tuoi interessi, e il materiale informativo disponibile. Prendi in considerazione il fattore del wilderness, la fattibilità di fare rifornimento, e i servizi che puoi avere o di cui hai bisogno lungo il percorso. Prepara il percorso in base anche alla sicurezza.
Noi consigliamo di iniziare con qualcosa di facile, che sai di portare a termine.
13) E se le cose vanno storte?
Devi aver preparato un piano d’emergenza. Devi capire, lungo il percorso, quali sono le vie d’uscita e come poter raggiungere aiuto. Fondamentale avere persone che possono venire in caso di bisogno.
14) Mi conviene documentarlo?
Certamente sì! Documentarlo può significare un miriade di cose. Trova il metodo che ti calza di più e che risulta divertente e pratico per te e le tue capacità ed inclinazioni. Documentare può significare il semplice atto di fermarsi ogni tanto e raccogliere pensieri e impressioni su un taccuino, fino a creare una pagina social dedicata alle tue imprese, con tanto di riprese, post, e diari di bordo multimediale!
Documentarlo, comunque, diventa anche importante in quanto strumento utile per altri che vogliono compiere e conoscere un percorso, con informazioni, esperienze e consigli.
15) Qualche dritta?
Si, cominciare le tue avventure nel mondo del Fastpacking con un’uscita breve di due giorni in un luogo a te familiare, con un percorso dove pernotti in una struttura. Con punto d’arrivo nella vicinanza di mezzi pubblici e in compagnia di qualche amico.
16) Ci vuole molta pianificazione?
Pensiamo di sì. La pianificazione è parte integrante del Fastpacking.
Il Fastpacking va preso molto diversamente da una gara di Trail Running o un giro in montagna. Più lungo è il giro, più va studiato e preparato.
Dalla scelta del materiale, alla ricerca del percorso, dalla valutazione del tuo stato fisico, alle scelte del rifornimento e al piano di sicurezza.
Non lasciare tracce – dovrai pianificare la gestione di rifiuti.
Copie del tuo percorso vanno sempre lasciate con qualcuno, è buon idea pianificare e stabilire momenti di contatto con chi è a casa.
17) E’ vero che si pratica molto negli USA?
Sì, negli USA il Fastpacking è un metodo usato da molti Ultra Trailers per compiere dei “FKT” – Fastest Known Times – che letteralmente tradotto significa i tempi conosciuti più veloci – nel senso di ‘tempo’ per percorrere un determinato percorso – e documentarlo, stabilendo così il record.
Per sapere di più?
Articoli sul campeggio libero – 2016 www.viaggizainoinspalla.com/2016
Articoli sul campeggio libero – 2015
fringeintravel.com/legge-sul-campeggio-libero-in-italia
Il sito di Gianluca Gaggioli, dove puoi leggere delle sue esperienze – pubblicate anche in SkiAlper