Oggi il nostro tester ufficiale, Gianluca “Gaggio” Gaggioli, ci racconta della sua esperienza con la nuova Salomon XA Enduro.
XA. XA è una sigla storica. Ma una volta tra le mani, ti chiedi: Ma dai, che cosa c’entra questa scarpa con le classiche XA Salomon, intramontabili scarpe da montagna?
E non c’è bisogno di provarle per capire che, “Niente, non c’entra assolutamente N-I-E-N-T-E!”
Quelle erano, e sono ancora, dei rigidi “scarponi”, pesanti e protettivi, veri e propri schiacciasassi, roba da escursionismo più che da running; queste scarpe invece sono leggere, molto più simili – nella tomaia – alle scarpe da running tipo le Sense Pro, e con un comportamento… esplosivo!
Perchè sono dotate di un intersuola fatta con gomma molto reattiva, che offre un bel rebound al tallone, e che supporta bene il movimento della rullata. La scarpa non è tanto flessibile, né ha grandi capacità di torsione, ma in gran parte l’agilità cha ha dimostrato di avere anche nelle discese più tecniche è dovuta proprio a quest’intersuola molto reattiva, ed a una zona avampiede molto sensibile e precisa.
Un’altra cosa positiva è stata la calzata: precisa al millimetro. Prendendo la mia solita taglia, mi sono trovato con le dita dei piedi al limite ma non chiusi, o schiacciati dalla tomaia o/ dal puntale; all’inizio ho solo avuto qualche problema di pressione della tomaia nella zona superiore sulla nocca dell’alluce, cosa che si faceva sentire molto in situazione statica, ma che nell’uso è andata via via sparendo in pochi km, questione di far un po la forma.
Andrea – Salomon – Alpe di Siusi Running Expo 2017
Il piede è ben fasciato, e ben supportato dalla tomaia anche nella parte mediale interna.
Il sistema allacciatura Quick Lace è efficente ed affidabile, come al solito. Il contrafforte tallonare è tipico Salomon: duro e fasciante, senza per questo essere scomodo. Quindi, in generale, sensazione di sicurezza assoluta, gran protezione del piede dalle asperità del fondo – vuoi per la presenza di una placca protettiva nell’intersuola, vuoi per il plantare interno – non ortholite – ma ben spesso e ammortizzante.
E adesso parliamo della sua caratteristica peculiare: la ghetta incorporata.
Fatta con tessuto mesh con ottima capacità di stretch, è un estensione del Sensi-Fit, veste proprio come un calzino, ma occhio, non lo sostituisce: ho provato anche a correrci senza indossare calzini, e la finitura interna nella zona del tendine a contatto con la talloniera, mi ha procurato un escoriazione… l’ho fatto per verificare al massimo della sensibilità cutanea la capacità protettiva e traspirante della scarpa: la traspirazione consentita dal tessuto tomaia e sensifit è buona, senza per questo permettere anche alla polvere nera dei sentieri secchi percorsi di entrare all’interno, tant’è che a fine test la parte esposta della gamba era tutta annerita, mentre il piede era ben pulito e non troppo bagnato di sudore. Non avendo la fortuna di qualche momento di pioggia, non mi è stato possibile verificare la capacità della tomaia di lavorare in situazioni umide e fangose. Una secchiata d’acqua giusto per capire che non hanno una capacità idrorepellente… capacità di drenaggio impossibile da valutare.
E ora la suola: mescola Contragrip Premium Wet Traction, tasselli non eccessivamente profondi e molto distanziati, dovrebbe consentire una più estesa e diretta capacità di contatto col fondo per migliorare la trazione anche in situazioni bagnate, specialmente su rocca di montagna. Dovrebbe. Putroppo non c’è stata situazione favorevole per verificarlo.
Pro
Reattività
Contro
Grip sul fango
Per Chi è
Corridori in forma che cercano una scarpa veloce e protettiva
Per Cosa è
Medie e lunghe distanze su fondi pietrosi
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